DI CESARE ZUCCA –
Oggi una Top Chef d’eccezione: Loredana Bertè. Ho avuto il piacere di lavorare con lei per molti anni curandone l’immagine, quindi una chiacchierata ‘amichevole’, anche se con ‘Regina del Rock’ le sorprese non mancano mai…Loredana si racconta: i suoi viaggi, New York, Los Angeles, le paste per Andy Warhol, la dieta ferrea e l’impegno sociale nei tempi del Covid 19.
Con chi ti piacerebbe passare un weekend ‘speciale’?
(ride) Beh di questi tempi… con il mio parrucchiere e con l’estetista! E poi pedicure, manicure, maschere, massaggi… Non vedo l’ora che riaprano…
E viaggiare?
Per ora di viaggi non se ne parla, questo virus mi fa paura e sopratutto temo possibili ritorni, visto che c’è tanta gente irresponsabile che gira, viaggia, va al mare, festeggia, fregandosene delle misure di sicurezza.
Lo dico a tutti: siate responsabili!
Cosa stai facendo per combattere il Covid 19?
Ho pensato ai medici, agli infermieri e a tutti coloro che, nessuno escluso, sono in trincea e stanno lavorando mettendo a rischio la propria vita per noi. Ho deciso di mettere a disposizione la mia immagine e i miei canali per sostenere il progetto ‘Aiutiamoli ad aiutarci’ a favore del GSD Gruppo San Donato (Milano, Bergamo, Brescia) e la Fondazione Careggi Onlus.
Stanno attraversando un inferno e hanno bisogno di tutti noi.
Ognuno doni per quel che può, sui miei social troverete i vari IBAN.
Un piccolo aiuto ma fatto da tanti vuol dire un grande aiuto. Grazie a chi di voi lo farà
In più stanotte, a mezzanotte, uscirà il progetto ‘Ma il cielo è sempre più blu’ , una splendida produzione di Takagi & Ketra e Dardust, alla quale, oltre a me, hanno partecipato 50 artisti .
Tutto in beneficenza x CRI (Croce Rossa Italiana)
Brava Loredana!
Voltiamo pagina e parliamo di viaggi, Hai girato mezzo mondo, la destinazione più bella?
Maui, nelle Hawaii, per il mio viaggio di nozze,
Una città che non dimenticherai mai?
Los Angeles, ho tanti, bellissimi ricordi, dallo shopping sfrenato in Melrose Avenue, all’incontro con Madonna, alla mia Cadillac rosa, ai meravigliosi tramonti a Malibu fotografata dal grande Alberto Tolot.
Una città che ti ha regalato una grande emozione?
New York. Ero al Guggenheim Museum, di fronte allo straordinario quadro ‘Guarnica’ di Picasso. Un’opera che mi ha letteralmente rapita, sono rimasta li’ di fronte ad ammirarla per ore senza dire una parola, in piena sindrome di Stendhal… non riuscivo a staccarmene, finchè sono arrivate due guardie per dirmi che il museo stava chiudendo…
Tu cucini?
Sono abbastanza negata, però a New York ho debuttato nella Factory di Andy Warhol… proprio come chef. Ogni tanto cucinavo per gli amici e che successo! Ero bravissima con i primi di pasta, li’ non mi batteva nessuno, ero una bomba… Andy ha incominciato a chiamarmi ‘The Pasta Queen’…
Che tipo di pasta ami cucinare?
Qualunque, ma sempre ricette tipicamente italiane.
E oltre alla pasta?
Non conoscevo gran che ma volevo fare la figura di una cuoca perfetta. Ricordo che telefonavo a Mimosa, un’amica di Milano bravissima in cucina; non solo le chiedevo istruzioni tipo ‘Come si fa lo spezzatino? ma anche assistenza in diretta, tutto a ritmo di telefonate intercontinentali e mica c’era whatsapp… non ti dico la bolletta…
Un ristorante che non scorderai mai…
Ci credi? La mensa per il personale dell’aereoporto di Mosca. Ci sono capitata per caso all’arrivo, giusto per uno snack in attesa dei bagagli. Io adoro le uova e ho provato un’insalata russa con uova e verdure: una bomba!
A Mosca mi invitavano sempre a pallosissime cene ufficiali, cibo pesante e il brindisi finale con ‘sto tradizionale bicchierino di vodka…e guai se non lo bevevo, io che detesto gli alcoolici… Non vedevo l’ora di un piatto semplice, mi sono ricordata dell’aereoporto e ci sono tornata spesso!
Se curiosassi nel tuo frigo, cosa troverei sempre?
Verdure, uova, pomodori ciliegini, 100 grammi di prosciutto cotto e le immancabili ricottine (le adoro…)
E mai?
Yogurt e torte… purtroppo.
Perchè?
Ingrassano!
Altri ‘no’ a tavola?
Non mi attirano i piatti con troppo aglio e cipolla e, per seguire la dieta, un bel ‘no’ al cioccolato, non perchè non mi piaccia, anzi, ma perchè è vietato dalla mia dieta. A Pasqua mi hanno regalato un meraviglioso uovo di cioccolato, sai uno di quelli tutti decorati, un capolavoro. Beh l’ho guardato e riguardato e poi l’ho regalato a qualcuno… senza aprirlo, non so nemmeno che sorpresa ci fosse dentro…
Congratulazioni! Quindi alimentazione controllata?
Controllatissima: da tre anni sono a dieta stretta e due ore di cyclette ogni giorno. Sul palco e nella vita è essenziale essere regolati, dinamici, sentirsi bene e non fermarsi mai.
Un tuo ‘dolce ‘desiderio ?
Un dolce meraviglioso ma proibito dalla mia dieta… E’ il New York cheesecake, quello plain, al naturale, con la base di biscotti digestivi, senza inutili cose sopra, esattamente come quello che mangiavo a New York. Ne vado pazza… una vera passione ‘proibita’….
NEW YORK CHEESECAKE
Ingredienti
Per 6 persone
Per la base:
300 g Biscotti Digestive
150 g Burro
Per la farcitura:
500 g Philadelphia
150 g Panna acida
70 g Zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Preparazione
La base
Mettete i biscotti nel mixer e sbriciolateli completamente. Se non avete un mixer, potete metterli in un sacchetto di plastica e poi ‘massacrarli’ fino ottenere una specie di farina.
Fate sciogliere il burro, unitelo ai biscotti, mescolate bene e aderire sul fondo e sui lati di una tortiera a cerniera da 22 cm di diametro, precedentemente spalmata di burro. Mettete in frigo.
La farcitura
Sbattete energicamente uovo e zucchero in una terrina, unite il Philadelphia e amalgamate bene. In una ciotola sbattete panna acida zucchero e vaniglia che unirete al resto della farcitura. Versate il tutto sulla base di biscotti, livellate e cuocete nel forno preriscaldato a 160° per 1 ora circa. Fatelo raffreddare e mettetelo in frigo per almeno 3 ore.
CESARE ZUCCA
Travel, food & lifestyle.
Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa.
Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’