La cantante invita alla prudenza e all’uso dei dispositivi di sicurezza per evitare che il coronavirus blocchi di nuovo il paese: «Essere liberi equivale ad essere capaci di autogovernarsi. Solo con un comportamento disciplinato torneremo alla nostra vita»
Era il 1974 quando l’album di esordio di una giovanissima Loredana Bertè, «Streaking», fu ritirato dal mercato perché conteneva al suo interno alcune immagini della cantante completamente nuda. Oggi, a 46 anni da quel fragoroso e iconico ingresso, lei che è diventata la regina del rock italiano si copre naso e bocca, mandando attraverso i social un messaggio importante contro la diffusione del coronavirus.
«A nessuno piace portare una mascherina sulla bocca», scrive la cantante calabrese. «Io che per prima ho sempre rotto…le regole, vi dico che essere liberi equivale ad essere capaci di autogovernarsi e dunque di seguire semplici norme di comportamento per cercare di tornare il prima possibile alla libertà vera. Con un comportamento disciplinato possono scendere i contagi e potremo tornare alla nostra vita».
«Oggi conosciamo le caratteristiche di diffusione del virus e con pochi gesti quotidiani come l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento sociale e l’igiene personale possiamo sperare di riconquistare al più presto la nostra indipendenza, limitando così la circolazione del nostro comune nemico, il virus», aggiunge la cantante a margine di una foto che la ritrae con la mascherina e un cappello di paglia.
Loredana si è dunque sintonizzata sulle frequenze dell’amico e collega Vasco Rossi, altra stella del rock nazionale che si è scagliato di recente contro chi non indossa protezioni in questo periodo delicato. «Cerchiamo di goderci questa “diversa” libertà, di collaborare invece di farci la guerra, l’economia deve assolutamente ripartire», dice la Berté, che chiude il post con una frase di Martin Luther King.