A Bologna, Warhol con “Ladies and Gentlemen 4.0″
La mostra, in concomitanza con il quarantesimo anniversario di Arte Fiera, ripropone aggiornata una mostra dell’artista del 1975
BOLOGNA – Nell’autunno del 1975 venne presentata a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, la mostra Ladies and Gentlemen di Andy Warhol. Lo stesso anno inaugurava a Bologna la prima edizione di Arte Fiera. Oggi dopo quarant’anni la stessa mostra torna arricchita e aggiornata alla Galleria Cavour, a Bologna, in concomitanza con la fiera stessa. Il titolo della mostra, che aprirà il 25 gennaio e sarà visibile fino al 2 febbraio, è “Ladies and Gentlemen” 4.0.
All’epoca la mostra prese le mosse da un progetto dell’artista americano “The American Dream”, e dall’idea dell’editore italiano, Luciano Anselmino. Fu lui infatti a suggerire a Warhol di immortalare, non più i divi, ma anche i volti della gente comune. Warhol decise di prendere come modelle anche delle drag queen del club newyorkese The Gilden Grape, un soggetto piuttosto forte e di non facile risoluzione per l’epoca. L’artista, nonostante le pose leggere dei protagonisti, rimandava comunque a qualcosa di più impegnativo. Il padre della Pop Art abbandonava il suo freddo distacco per dare vita a quadri che affrontavano un tema decisamente imbevuto di spessore. Il tema era appunto quello dei neri in America (in questo caso anche del “travestito”) in un epoca particolare, in cui il nero rappresentava una minaccia, soprattutto dopo i fatti legati alla volontà di autodeterminazione degli afroamericani: Malcom X, M. L. King e a seguire i Black Panthers Party che capeggiarono la rivoluzione afroamericana del ’66.
Dopo quattro decenni la mostra di Bologna ritorna arricchita di nuovi materiali provenienti dall’archivio di Palazzo dei Diamanti. Tra questi un video “girato nel maggio 1982 da Andy Warhol e Peter Wise durante un viaggio da New York a Cape Cod, nel Massachusetts, oltre a una speciale sezione dedicata alle copertine realizzate per i dischi di David Bowie, Loredana Bertè e i Velvet underground, e con prestiti da collezioni private e tutte certificate dalla Fondazione “Andy Warhol Art Authentication Board”.
La mostra è divisa in cinque sezioni e comprende una selezione di circa 40 opere.
Nella prima sezione la serie “Ladies and Gentlemen” realizzata nel 1975 prendendo come modelle le drag queen del club newyorkese The Gilden Grape, di seguito oggetto da parte di Pier Paolo Pasolini di un saggio scritto in occasione della personale di Warhol a Ferrara; o la serie dedicata allo scrittore danese Hans Christian Andersen nel 1987.
La seconda sezione ripropone i soggetti più noti, gli oggetti di consumo e le icone pop dell’artista sotto forma di rare stampe d ́autore.
La terza sezione è dedicata ai ritratti: eseguiti su commissione di noti imprenditori italiani oppure raffiguranti personaggi della Factory, come Joseph Beuys (con cui Warhol aveva più volte esposto a Napoli nel 1980-82) celebrato come superstar del mondo dell’arte e della comunicazione.
Una quarta sezione racconta le molteplici collaborazioni avute da Warhol con case discografiche, cantanti e gruppi musicali: da Thelonious Monk ad Aretha Franklyn, dai Velvet Underground ai Rolling Stones.
La quinta e ultima sezione, di carattere didattico, muove invece da alcune t-shirt riproducenti opere dell’artista, per costruire attorno all’idea di riproducibilità dell’arte e di “arte applicata” con possibili laboratori didattici per bambini e ragazzi.
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